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Data aggiornamento: 2012/04/05
Domanda concisa
Lavoravo in un negozio il cui proprietario decise di licenziarmi; non mi pagò però il resto del salario spettantemi. Posso appropriarmi di qualcosa del suo negozio o di alcuni suoi beni per recuperare ciò che mi spetta?
Domanda
Lavoravo in un negozio il cui proprietario, in seguito a una discussione, decise di licenziarmi. Dopo questa vicenda non mi ha più pagato il resto del mio salario. In queste condizioni, posso appropriarmi di qualcosa del suo negozio o di alcuni suoi beni per recuperare ciò che mi spetta?
Risposta concisa

La sua domanda è stata inoltrata agli uffici dei marja' taqlid e le loro risposte sono le seguenti:

Ayatollah Khamenei:

È permesso appropriarsi di beni appartenenti al debitore se questi nega il proprio debito o neglige il suo pagamento, e non vi è altro modo per far valere i propri diritti; in caso contrario non è permesso appropriarsi di un suo bene senza permesso.

Ayatollah Sistani:

Se lui ha un debito nei suoi confronti e si rifiuta di pagarlo, nonostante ammetta questo debito, lei può appropriarsi di ciò che le capita tra le mani per recuperare ciò che le spetta.

Ayatollah Makarem Shirazi:

Non abbiamo informazioni sulla vicenda personale, però, in generale, se una persona si appropria di un diritto altrui e l’oppresso può accedere ai suoi beni, quest’ultimo può impossessarsi della quantità che gli spetta a condizione che ciò non sia causa di corruzione.

Ayatollah Safi Golpaigani:

Nel caso citato è meglio recarsi dal proprietario del negozio e chiedere il resto del proprio credito in modo pacifico, oppure risolvere la questione rivolgendosi alle autorità giudiziarie.

Ayatollah Mahdi Hadavi Tehrani:

Se non è possibile far valere i propri diritti attraverso vie legali o parlando amichevolmente con il proprietario del negozio, lei può impossessarsi dei suoi beni in proporzione al credito, basandosi sul contratto che aveva stipulato con lui.

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