Quando i seguaci del Messia (A) furono privati della presenza di questo Profeta divino (A), asceso ai Cieli, i suoi Apostoli si dedicarono alla diffusione della religione da lui rivelata e patirono grandi pene.
In poco tempo, Paolo, da riconoscere come fondatore del cristianesimo attuale, ne diventò la guida. Egli, quando era ebreo, aveva tormentato molto i cristiani, però in seguito divenne cristiano ed ebbe un grande ascendente sulla gente. Egli viaggiava da una città all’altra in qualità di messaggero di Gesù (A) e diffondeva il messaggio cristiano, apportandone però delle modifiche.
Nel Medioevo, i sapienti cristiani cercarono di giustificare le credenze alterate del cristianesimo attuale e di darne una spiegazione razionale. Nonostante ciò, alcuni dei concetti dei Vangeli non erano giustificabili razionalmente e i filosofi del Medioevo, come Tommaso d’Aquino, non furono in grado di spiegare razionalmente i concetti apparenti del Libro sacro.
Dopo il Medioevo, con la nascita delle scienze moderne e il confronto di quest’ultime con i concetti scientifici proposti dalla Chiesa e dai Vangeli – secondo l’interpretazione della Chiesa -, si pose il problema dell’incoerenza tra religione e scienza. In seguito allo sviluppo delle scienze moderne e della loro fioritura, la luce della religione cristiana è andata spegnendosi e i teologi cristiani, per affrontare questa crisi, hanno esposto nuove argomentazioni in difesa del cristianesimo e della fede della gente. Da allora, ognuno dei filosofi della religione ha discusso ed esaminato in modo diverso quest’argomento; il cristianesimo contemporaneo è basato sul risultato di queste argomentazioni.
La storia del pensiero cristiano dall’inizio ai giorni nostri è molto lunga; ne accenneremo in modo generale per avvicinarci al pensiero degli studiosi occidentali.
Quando i seguaci del Messia (A) furono privati della presenza di questo Profeta divino (A), asceso ai Cieli[1], i suoi Apostoli si dedicarono alla diffusione della religione da lui rivelata e patirono grandi pene.[2]
In poco tempo, Paolo, da riconoscere come fondatore del cristianesimo attuale, ne diventò la guida. Egli, quando era ebreo, aveva tormentato molto i cristiani, però in seguito divenne cristiano ed ebbe un grande ascendente sulla gente.[3] Egli viaggiava da una città all’altra in qualità di messaggero di Gesù (A) e diffondeva il messaggio cristiano, apportandone però delle modifiche.[4]
La religione di Gesù (A) all’inizio era diversa: Paolo l’ha alterata come la conosciamo ora. Egli, che “non era molto preoccupato di quello che Gesù (A) avesse detto”[5], aggiunse al cristianesimo alcuni credi, come la natura divina di Gesù (A), la redenzione e l’abolizione della sharia ebraica, ispirandosi alla religione dei politeisti[6]. Così Gesù (A), profeta di Dio, divenne Dio, un Dio venuto a farsi crocifiggere per cancellare i peccati dei suoi seguaci.
Ne consegue che la crocifissione è uno dei concetti chiave del cristianesimo e se un cristiano la nega e accetta ciò che il Corano sostiene - che Gesù (A) sia asceso ai Cieli prima di morire -, non può considerarsi un fedele del cristianesimo attuale, ma dovrà accettare l’Islam.
D’altra parte, Gesù (A) aveva incominciato a diffondere il suo messaggio, atto a correggere le credenze invalide tra gli ebrei; tuttavia con la negazione della sharia[7] ebraica, che costituisce la parte principale di una religione dal punto di vista pratico, il cristianesimo ha subito un’alterazione ancora più profonda. Nella cultura cristiana concetti come obbligatorio, permesso e proibito hanno perso il loro vero significato e non si sente più la necessità di compiere certe azioni, a qualsiasi campo appartengano, in un particolare modo. Ad esempio, per la macellazione degli animali non sono più richieste le norme e le condizioni imposte dalla religione ebraica. Ciò ha causato l’allontanamento graduale del cristianesimo dai concetti principali delle religioni monoteistiche.
Anche la Bibbia pone alcune problematiche. Prima di tutto, i Vangeli non hanno fonti storiche e, secondo quanto esposto dagli stessi ricercatori occidentali[8], sono stati scritti molto tempo dopo l’ascesa ai Cieli di Gesù (a), durante l’attività di Paolo e la diffusione delle sue idee, e addirittura in seguito, quando ormai le sue idee deviate dominavano la società cristiana. Inoltre il contenuto e la struttura di questi Vangeli non concordano con quello dei Libri celesti e la rivelazione divina, poiché sono scritti come una biografia di Gesù (A), e anche se citano alcune sue frasi, in generale sono un racconto storico della sua vita. Sebbene il sacro Corano attesti la profezia di Gesù (A) e il fatto che gli è stato rivelato un libro chiamato Vangelo, tuttavia solo una limitata parte dei suoi insegnamenti sono sopravvissuti nel cristianesimo contemporaneo, né rimane traccia del suo vero Libro.
Nel Medioevo, i sapienti cristiani cercarono di giustificare le credenze alterate del cristianesimo attuale e di darne una spiegazione razionale. Tommaso d’Aquino, vissuto nel XIII secolo, è la figura di spicco in questa discussione. Egli tentò, con l’aiuto della filosofia aristotelica – conosciuta attraverso i libri di Avicenna e la cultura islamica-, di ricostruire il pensiero cristiano e creare conformità tra quella filosofia e la teologia cristiana[9]. Nonostante ciò, alcuni dei concetti dei Vangeli non erano giustificabili razionalmente e i filosofi del Medioevo, come Tommaso d’Aquino, non furono in grado di spiegare logicamente i concetti apparenti del Libro sacro.
Per esempio, i cristiani credono che Gesù sia il figlio di Dio e nei Vangeli è riportato che Gesù è Dio stesso. Ciò è stato giustificato – in modo che potesse essere in accordo con il monoteismo, i Vangeli e il loro credo - così: Dio consiste di tre personalità, ma ha un’unica natura. Padre, Figlio e Spirito Santo sono le tre personalità. È ovvio che quest’idea e altre simili non possono essere giuste e motivate razionalmente[10]. Infatti, se una natura ha tre personalità, necessariamente sarà formata da tre entità che condividono questa natura. Ciò implica che Dio sia fatto di materia e inoltre è in contrasto con l’unicità della sua natura.
Oltre alle astrusità del credo e della storia del cristianesimo, nell’epoca antecedente il Rinascimento, ricordata come Secoli bui, gli uomini appartenenti al clero cristiano raggiunsero importanti incarichi politici e, considerandosi intermediari fra Dio e la gente comune, ritenevano di godere particolari diritti, di cui uno era il diritto a governare e l’obbligo per la gente di essere loro sudditi. Essi, per governare, incominciarono a stabilire leggi, da loro chiamate canoniche, anche per rimediare all’assenza di una sharia nel cristianesimo.
D’altra parte, dopo il Medioevo, con la nascita delle scienze moderne e il confronto di quest’ultime con i concetti scientifici proposti dalla Chiesa e dai Vangeli – secondo l’interpretazione della Chiesa -, si pose il problema dell’incoerenza tra religione e scienza. In seguito allo sviluppo delle scienze moderne e della loro fioritura, la luce della religione cristiana è andata spegnendosi e i teologi cristiani, per affrontare questa crisi, hanno esposto nuove argomentazioni in difesa del cristianesimo e della fede della gente. Da allora, ognuno dei filosofi della religione ha discusso ed esaminato in modo diverso quest’argomento; il cristianesimo contemporaneo è basato sul risultato di queste argomentazioni.[11]
Fonti per l’approfondimento:
1. Mahdi Hadavi Tehrani, Velayat va diyanat, Moassese-ye farhangh-ie khane-ye kherad, Qom, 2° ed., 2001.
2. Mahdi Hadavi Tehrani, Bavarha va porseshha, Moassese-ye farhangh-ie khane-ye kherad, Qom, 1° ed., 1999.
[1] I musulmani e il sacro Corano ritengono che egli non è stato crocifisso, ma è asceso ai Cieli quando era ancora in vita. Invece i cristiani ritengono che egli sia stato crocifisso e sepolto, quindi sia risorto e per quaranta o tre giorni (in base alle diverse versioni dei Vangeli) sia andato dagli Apostoli e in seguito sia asceso ai Cieli (cfr. sacro Corano 4:157-158; Vangelo di Luca 24 e Nuovo Testamento, Atti degli Apostoli, Capitolo primo).
[2] Cfr. Nuovo Testamento, Atti degli Apostoli.
[3] Per saperne di più sulla conversione di Paolo cfr. Nuovo Testamento, Atti degli apostoli, cap. 9 in poi.
[4] Nelle fonti islamiche esistono hadith che lo mettono sullo stesso piano di personaggi quali Faraone e Nimrod e ritengono che essi subiranno le peggiori pene nel peggior posto dell’Inferno (cfr. Majlesi, Bihar al-Anwar, vol. 8, pag.311).
[5] Cfr. Humphrey Carpenter, Jesus, pag. 154.
[6] Alcuni ricercatori occidentali hanno sostenuto questa tesi (cfr. David S. Noss e John B. Noss, A History of the World’s Religions, pag. 617; Bibbia, Nuovo Testamento, Lettera dell’apostolo Paolo ai Galati, Lettera Prima di Paolo ai Corinzi, Lettera Prima di Paolo a Timoteo; Humphrey Carpenter, Jesus, pag. 154).
[7] Per sharia s’intende la parte della religione che regola il rapporto dell’essere umano con Dio, con gli altri individui, con la natura e con se stessi. Nell’Islam essa viene anche chiamata Fiqh.
[8] Si ritiene che i Vangeli siano stati trasmessi dal secondo secolo e siano stati scritti nel primo secolo, tra gli anni 38 e 100. (cfr. Robert F. Weir, The Religious World, vol. 2, pag. 675; Humphrey Carpenter, Jesus, pag. 12-32).
[9] David S. Noss e John B. Noss, A History of the World’s Religions, pag. 658-660; Robert F. Weir , The Religious World, vol. 2, pag. 733-734.
[10] Cfr. Robert F. Weir , The Religious World, vol. 2, pag. 733-734.
[11] Cfr. Humphrey Carpenter, Jesus, pag. 160.