Ricerca Avanzata
Visite
5851
Data aggiornamento: 2010/12/22
Domanda concisa
Perché gli sciiti danno nomi quali 'Abd al-Husayn (servo di Husayn), 'Abd al-'Alì (servo di Alì), ecc., quando invece Iddio ci ordina di essere solo Suoi servi?
Domanda
L’essere umano può essere solo servo di Dio, infatti Egli nel Corano dice: “Siate solo servi di Iddio”. Allora perché gli sciiti danno nomi quali 'Abd al-Husayn (servo di Husayn), 'Abd al-'Alì (servo di Alì), 'Abd al-Zahra' (servo di Zahrà), 'Abd al-Imam (servo dell’Imam), ecc.? Perché gli Imam (A) non chiamavano i propri figli con questi nomi? È forse giusto che dopo il martirio dell’imam Husayn (A) qualcuno si chiami “servo di Husayn”? Un servo è colui che procura l’acqua e il cibo, che serve; è forse razionale che qualcuno procuri acqua e cibo, gli prepari l’acqua per compiere il wudhu' e glieli porti al suo sepolcro affinché possa essere considerato un “servo di Husayn”?!
Risposta concisa

1.     In arabo 'abd comprende più significati:

                     i.        colui che adora e obbedisce,

                    ii.        il servo e schiavo.

2.     L’alto rango e livello dei puri Imam (A), hanno spinto alcuni loro devoti a utilizzare nomi quali 'Abd al-Husayn, 'Abd al-'Alì, ecc. per esprimere il loro affetto.

3.     Servire non riguarda solo le questioni terrene e quotidiane, ciò che ha più importanza e valore, è mantenere viva la condotta della propria guida e seguirla; infatti anche se il suo corpo non è più fra noi, la sua anima è viva e vede le nostre azioni.

4.     Lo scopo di chiamare i figli con tali nomi (come 'Abd al-Husayn), dev’essere solo quello di esprimere devozione e prestare servigi; se invece si utilizza col significato di adorare, diventa politeismo e causa l’ira di Dio.

5.     Questi nomi non sono presenti nei libri di storia e gli Imam (A) raccomandavano nomi quali Alì, Muhammad e 'Abd al-Rahman.

Risposta dettagliata

In arabo 'abd ha più significati:

      i.        colui che adora, che esprime la sua adorazione, umiltà e obbedienza di fronte al suo Dio,

     ii.        il servo e schiavo.[1] (in altre fonti è impiegato col significato di servitore)

Nella letteratura araba entrambi i significati sono d’uso corrente. Anche nel Corano, un valido esempio di letteratura araba, sono utilizzati:

  1. Primo significato: “O uomini, adorate il vostro Signore Che ha creato voi …”[2].

“… [Ma Gesù] disse: «In verità sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura …”[3].

In questi versetti Iddio considera solo Se stesso degno di adorazione.

  1. Secondo significato: “Allah vi propone la metafora di un servo, uno schiavo senza alcun potere, e di un uomo al quale abbiamo dato risorse notevoli e delle quali, in pubblico e in privato, fa elemosine. Sono forse uguali? Lode ad Allah, ma la maggior parte di loro non lo sa”[4], in questo versetto l’impotenza degli idoli di fronte al potere immenso di Dio è paragonata a un servo debole e privo di libero arbitrio con un uomo libero, ricco che dona i propri beni.

La magnificenza del rango degli Imam (A) è tale che i musulmani, in particolare gli sciiti, li glorificano e dimostrano loro il proprio amore in vari modi. Dare ai figli nomi quali 'Abd al-Husayn, 'Abd al-'Alì, ecc., o il corrispondente nella propria lingua, è un modo per esprimere questo affetto verso la Pura Famiglia (A).

Riguardo alla domanda sul bisogno di adoperare questi nomi dopo il martirio degli Imam (A), la risposta è che prima di tutto, servire gli infallibili Imam (A) non necessita che essi siano in vita, anzi tenere vivo il loro ricordo, la memoria della loro via e seguire la loro strada, è un modo di servire più meritorio di quello svolto per loro da un servo quando erano ancora vivi. Secondo, con il loro martirio è deceduto solo il corpo, mentre la loro anima è presente, infatti nelle zyarah degli Imam (A) recitiamo: “Testimonio che tu senti le mie parole e rispondi al mio saluto”[5]. Quindi i “padroni” di questi “servi” non se ne sono andati da non essere più necessario servirli, sono invece vivi, osservatori e consapevoli delle nostre azioni. Terzo punto, servire una persona vuol dire essere anche al servizio dei suoi ospiti, seguaci e pellegrini, sia che egli sia vivo o no, perciò coloro che sono al servizio degli ospiti e dei pellegrini degli Imam (A) sono servi di quest’ultimi.

È degno di nota che servire nel senso di adorare e obbedire è permesso solo nei confronti del Padrone dell’Universo, il Creatore dei cieli e della terra, Iddio l’Altissimo. Considerando il primo versetto sopraccitato (“O uomini, adorate il vostro Signore Che ha creato voi …”[6]) colui che è degno di essere adorato è solo Colui che, prima di tutto, ci ha creati, e quindi ci ha educati. Se qualcuno pertanto utilizza la parola 'abd con l’accezione di adoratore (nei confronti di altri che Iddio) è fuori dall’Islam e dalla fede ed è un politeista.

È quindi necessario, nei contesti in cui sussista la possibilità di essere fraintesi o diffamati, impiegare nomi migliori o i nomi consigliati dagli Imam (A). Per esempio in un hadìth si tramanda che l’imam Sadiq (A) disse al suo interlocutore: “Chiama tuo figlio con un nome che significhi ‘servo di Iddio’… come 'Abd al-Rahman (servo del Misericordioso)”[7]. Inoltre negli hadìth è consigliato il nome Muhammad[8]. È risaputo che l’imam Husayn (A) chiamò tutti e tre i suoi figli Alì[9].

Consultando i libri di storia e trasmissione degli hadìth si può notare che nomi quali 'Abd al-A'la, 'Abd al-Majid, 'Abd al-Salam, ecc.[10], sono molto utilizzati, invece nomi quali 'Abd al-Husayn e simili non erano consueti in passato e non sono presenti in questi libri; quando però, la grandezza degli Imam (A) divenne palese, si ottenne libertà di espressione e fu possibile esprimere il proprio affetto verso di loro, si iniziò a far uso di questi nomi.

Si può quindi concludere che nomi quali 'Abd al-Alì, 'Abd al-Ridha, ecc., vengono dati per dimostrare di essere pronti a servire ed esprimere il proprio affetto nei confronti degli Infallibili (A), che sono possibili anche dopo la loro morte. Chiamare con questi nomi in luoghi in cui non sussista il rischio di essere accusati di politeismo non è un problema, anche se si potrebbe usare nomi migliori, consigliati dagli Imam (A) stessi. Evitando di utilizzare questi nomi, non si offre la possibilità di calunniare a coloro che cercano un pretesto per farlo.


[1] Primo significato: Maqayis al-Lughah, vol. 4, pag. 205; al-Munjid, pag. 486. Secondo significato: Maqayis al-Lughah, vol. 4, pag. 205; al-Munjid, pag. 483. Significato di servitore: Maqayis al-Lughah, vol. 4, pag. 205; al-Munjid, pag. 483.

[2] Sacro Corano 2:21.

[3] Sacro Corano 19:30.

[4] Sacro Corano 16:75.

[5] Zyarat dell’imam Ridha (A), Mafatih al-Jinan.

[6] Sacro Corano 2:21.

[7] Wasa'il al-Shi'ah, vol. 7, pag. 125.

[8]  Ibidem.

[9] Alì Akbar, Alì Awsat, Alì Asghar.

[10] Mu'jam al-Thiqat, vol. 9, pp. 254-356 e voll. 10-11.

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Domande a caso

  • Spiegate i limiti dell\'amicizia e del rapporto tra due uomini.
    6851 Etica pratica 2015/09/14
    Nell'Islam l'amicizia e la fratellanza rivestono un'importanza particolare. Per questo motivo possiamo constatare che per l'amicizia sono state illustrate delle condizioni, come l'avere un buon carattere, essere sinceri, la fede, ecc., che vanno rispettate. Gli esseri umani sono stati creati in due sessi. Iddio, in base a ...
  • Chi era Ubayy ibn Ka\'b?
    5604 تاريخ بزرگان 2012/06/21
    Ubayy ibn Ka'b era uno dei compagni più noti del Profeta dell’Islam (S) ed è rispettato da tutti i musulmani, sia sciiti che sunniti. Nelle fonti sciite vi sono pochi hadìth narrati da lui, e gli esperti di rijal lo considerano uno dei compagni dell'Inviato di Dio ...
  • Qual è il nostro dovere quando incontriamo dei satanisti e dei peccatori?
    4741 Etica pratica 2011/09/20
    Intervenire di persona nelle deviazioni citate, non solamente è inutile in molti casi, bensì ottiene il risultato opposto e rende le persone ancora più bramose di perseguire le loro azioni sbagliate. È pertanto necessario che il precetto dell’ordinare il bene e vietare il ...
  • La religione è in contraddizione con la scienza?
    5837 Teologia moderna 2010/06/30
    Le scienze non religiose vengono utilizzate nei processi religiosi, cioè il giurista islamico (faqih) attraverso gli elementi immutabili e con l’aiuto di esperti di varie scienze, soprattutto quelle umane, può trattare gli elementi mutevoli. ...
  • Nel Corano, si cita il “ponte sirat (retta via)”?
    10520 Scienze Coraniche 2011/04/20
    Nonostante il termine “ponte del sirat” non sia riportato nel Corano, tuttavia in alcuni hadìth, questo termine è stato approfondito; per esempio l’imam Sadiq (A), interpretando la parola mirsad del versetto quattordici della sura Fajr (89), disse che è un ponte che attraversa l’Inferno.
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23164 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Quali sono le caratteristiche rilevanti del cittadino di una società islamica?
    6904 Diritto e Precetti 2011/04/20
    La scuola vitale dell’Islam, in qualità di ultima religione divina, è una confessione universale e completa. Perciò nell’Islam le regole e le leggi sociali, parimenti a quelle del singolo individuo, rivestono un’importanza particolare. Dal punto di vista islamico, la vita sociale, i rapporti degli individui appartenenti a ...
  • Perché le tradizioni iraniane, nelle cerimonie di lutto e nelle festività religiose (islamiche), sono differenti da quelle degli altri musulmani e addirittura degli sciiti stessi?
    7052 Teologia antica 2011/04/20
    L'organizzazione di cerimonie e commemorazioni religiose, nonostante debba rispettare dei principi e un ordinamento generale, laddove la sacra sharia islamica non ha dato istruzioni sul suo svolgimento, deve essere programmata secondo gli usi e i costumi di una regione. In altre parole ciò che è stato accettato ...
  • Quali sono la norma e l’effetto per chi maledice e incolpa di miscredenza ingiustamente?
    9424 Etica pratica 2012/09/15
    Nei nostri insegnamenti religiosi, oltre al divieto di maledire e incolpare ingiustamente di miscredenza gli altri, e al fatto che la religione islamica non ha concesso tale permesso a nessuno, esistono hadìth delle nostre Guide religiose in cui affermano che se una persona maledice qualcuno che non ...
  • Qual è il significato della parola “hujzah” presente nell’hadìth narrato da Muhammad ibn Hanifah?
    5442 Studio delle Tradizioni 2012/04/11
    La parola hujzah usata negli hadìth significa: affidarsi a dei mezzi che in questo mondo sono stati stabiliti tra noi e Iddio, il Suo Profeta (S) e gli Imam (A). Questi mezzi sono la religione, l’etica e le buone azioni. Se gli esseri umani seguono la religione ...

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    61842 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    38810 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    36062 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    33368 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30065 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    26716 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23164 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    22446 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    19645 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    19330 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...