Ciò che gli attuali studiosi di Ashurà hanno evinto dalle loro ricerche, è che tra i compagni dell’imam Husayn (A) erano presenti cinque compagni del Profeta (S), i quali raggiunsero il martirio durante la vicenda dell’insurrezione di Ashurà. Questi cinque compagni erano: Anas ibn Harith, Hani ibn 'Urwah, Muslim ibn 'Awsajah, Habib ibn Mazahir e 'Abdullah ibn Yaqtar.
Giacché l’insurrezione dell’imam Husayn (A) avvenne nell’anno 61 AH, la presenza di alcuni compagni del Profeta dell’Islam (S) tra i compagni dell’imam Husayn (A) non è da escludersi, poiché coloro che avevano la stessa età dell’Imam (A) o erano più grandi di qualche anno, avevano vissuto all’epoca del nobile Inviato (S), e durante la vicenda di Karbalà avevano più di sessanta anni. Ad ogni modo, quand’anche non vi fosse stato nessuno dei compagni del Profeta dell’Islam (A) tra i compagni di Aba 'Abdillah (A), ciò non avrebbe sottratto alcunché alla giusta causa della rivolta di Ashurà. Infatti, la maggior parte dei compagni del Profeta (S), a causa del lasso temporale tra l’Inviato di Dio e Ashurà, o non erano vivi o erano anziani e pertanto inabili a partecipare alla guerra. Sta di fatto che tra i compagni dell’imam Husayn (A) sono stati citati i nomi di cinque compagni del Profeta (S), appartenenti alla sfera dei martiri di Karbalà. Essi sono:
Lo shaykh Tusi lo riporta sia tra i compagni dell’Inviato di Allah (S)[2] sia tra coloro che hanno raggiunto il martirio con l’imam Husayn (A)[3]. Quando lo riporta nella schiera dei compagni del Profeta (S), evidenzia che egli raggiunse il martirio a fianco dell’imam Husayn (A). Egli era talmente importante e noto, che l’allamah Mohsen Amin nel libro A'yan al-Shi'ah[4], riporta che Kumayt ibn Zayd, noto poeta sciita, lo cita in una delle sue poesie.
[1] Muhammad ibn Tahir Samawi, Absar al-'Ayn fi Ansar al-Husayn, ricerca di Mohammad Ja'far Tabasi, pag. 192, Pajuheshkade-ye tahqiqat-e eslami, Qom, 1995.
[2] Muhammad ibn Hasan Tusi, Kitab al-Rijal, pag. 21, Entesharat-e Haydariyyah, Najaf, 1381 AH.
[3] Ivi, pag. 99.
[4] Mohsen Amin 'Ameli, A'yan al-Shi'ah, vol. 3, pag. 500, Dar al-Ta'aruf, Beirut, 1406 AH.
[5] L’autore del libro A'yan al-Shi'ah era convinto che il nome di Habib ibn Mazahir fosse più corretto se scritto Muzahhar invece di Mazahir. Cfr.: A'yan al-Shi'ah, vol. 4, pag. 553.
[6] Javad Mohaddesi, Farhangh-e 'Ashurà, pag. 151, Nashr-e Ma'ruf, Qom, 2002.
[7] 'A'yan al-Shi'ah, vol. 4, pag. 553.
[8] Absar al-'Ayn, pag. 193.
[9] Ibidem.
[10] A'yan al-Shi'ah, vol. 1, pag. 612.
[11] Il defunto Samawi ha riportato il suo nome tra i compagni del Profeta (S) e dal punto di vista dell’età, poiché Hani era anziano e shaykh della propria tribù, ed era più grande dell’imam Husayn (A) di alcuni anni, è possibile che egli fosse stato uno dei compagni del Profeta (S). Cfr.: Absar al-'Ayn, pag. 192.
[12] Rijal Tusi, pag. 103.
[13] Farhangh-e 'Ashurà, pag. 322. Nonostante il suo nome non sia stato riportato tra i compagni del Profeta (S) nei libri di rijal, però considerando che egli era fratello di latte dell’Imam (A) e suo padre era stato inserviente del Profeta (S), ciò non è impossibile. Il suo nome figura pertanto tra quelli dei compagni del Profeta (S) nel libro Absar al-'Ayn.