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La sura al-Fajr (89) è conosciuta come la sura dell’imam Husayn (A)[1]. L’imam Sadiq (A) disse: “Recitate la sura al-Fajr in ogni preghiera obbligatoria e meritoria poiché è la sura di Husayn (A); chiunque reciti questa sura sarà con Husayn ibn Alì (A) al livello più alto del Paradiso.”[2]
Negli ultimi versetti di questa sura, ci si rivolge all’anima “acquietata”, Dio la chiama a Sé tra i Suoi servi scelti, quindi la invita al Paradiso eterno[3].
Ovviamente l’imam Husayn (A) è un esempio di quest’anima e forse è per questo che la sura si riferisce a lui.[4]
[1] Tafsir-e Nasim-e Rahmat, juz' 29-30, pag. 389; Tafsir-e Nemuneh, vol. 26, pag. 439.
[2] Ivi, pag. 390; Majma' al-Bayan, vol. 10, pag. 730.
[3] “O anima ormai acquietata, ritorna al tuo Signore soddisfatta e accetta; entra tra i Miei servi, entra nel Mio Paradiso”, Sacro Corano 89:27-30.
[4] Tafsir-e Nemuneh, vol. 26, pag. 439.