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La parola hujzah usata negli hadìth significa: affidarsi a dei mezzi che in questo mondo sono stati stabiliti tra noi e Iddio, il Suo Profeta (S) e gli Imam (A). Questi mezzi sono la religione, l’etica e le buone azioni. Se gli esseri umani seguono la religione islamica, attuano un’etica virtuosa e compiono buone opere, nell’Aldilà le loro azioni si manifesteranno sotto forma di luci divine e si concretizzeranno con tale aspetto.
Questo hadìth in varie fonti sciite è stato narrato da Muhammad ibn Hanifah. Egli racconta: “L’imam Alì (A) disse: «L’inviato di Dio (S) il Giorno della Resurrezione prenderà l’hujzah di Dio, noi quella del nostro Profeta e i nostri sciiti la nostra». Dissi: «O Principe dei Credenti, cos’è l’hujzah?». Rispose: «Iddio è più grande dell’esserGli attribuito hujzah e altro, però l’Inviato di Dio (S) prenderà l’ordine di Dio, noi Famiglia di Muhammad, l’ordine del nostro Profeta e i nostri sciiti, il nostro ordine»”.[1]
In alcuni hadìth l’hujzah è stata interpretata anche come “religione”.[2]
L’imam Ridha (A) spiega il suo significato in questo modo: “L’inviato di Dio (S) il Giorno della Resurrezione afferrerà l’hujzah di Dio, anche noi quella del nostro Profeta e i nostri sciiti afferreranno la nostra hujzah”. Poi aggiunse: “Il significato di hujzah è luce”[3].
Il significato di hujzah negli hadìth è: affidarsi a dei mezzi che in questo mondo sono stati posti tra noi e Iddio, il Suo Profeta (S) e gli Imam (A). Questi mezzi sono la religione, l’etica e le buone azioni. Se gli esseri umani seguono la religione islamica, attuano un’etica virtuosa e compiono buone opere, nell’Aldilà le loro azioni si manifesteranno sotto forma di luci divine e si concretizzeranno con tale aspetto. Secondo il primo hadìth prendere l’hujzah da parte del Profeta (S) durante il Giorno della Resurrezione, significa che quel Nobile dimostrerà che gli ordini divini sono stati eseguiti; mentre il significato di luce nel secondo hadìth è che la religione, l’etica e le azioni virtuose possiedono delle luci spirituali che nel Giorno della Resurrezione si paleseranno alla gente.[4]
In conclusione, il termine hujzah usato negli hadìth, normalmente indica la religione e gli ordini divini che sono stati trasmessi al Profeta (S) attraverso la rivelazione e che egli ha riferito alla gente, e successivamente sono stati trasmessi ad altre persone attraverso gli infallibili Imam (A). Se un individuo prende loro come esempio, obbedisce loro e avanza nei limiti del Libro di Dio e della Gente pura e infallibile della Casa (A), sarà beato sia in questo mondo che nell’Aldilà: questo legame ostacolerà il fuoco dell’Inferno.[5]
[1] Mohammad Baqer Majlesi, Bihar al-Anwar, vol. 4, pag. 24, Mu'assisat al-wafa', Beirut-Libano, 1404 AH.
[2] Cfr.: Shaykh Saduq, Al-Tawhid, pag. 166, Jame'e-ye modarresin, Qom, prima stampa, 1398 AH.
[3] Bihar al-Anwar, vol. 4, pag. 25.
[4] Ibidem.
[5] Quest’interpretazione è dovuta al fatto che il vocabolo hujzah deriva da “hajz” che significa “ostacolo” e “separatore tra due cose”; secondo il vocabolario hujzah è la cintura dei calzoni. Cfr.: Al-'Ayn, vol. 3, pag. 71, voce “al-hujzah”; Lisan al-'Arab, vol. 5, pag. 331, voce “hajz” e pag. 332, voce “al-hujzah”; Farhangh-e Abjadi Arabi-Farsi, pag. 320, voce “al-hujzah”.