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- compartecipazione
Se il numero dei giorni mestruali di una donna viene diviso in tre parti e l’uomo intrattiene un rapporto sessuale vaginale con la moglie durante la prima parte, per precauzione obbligatoria deve donare diciotto nokhod d’oro ai poveri; se il rapporto avviene nella seconda parte, nove nokhod e se ciò accade nella terza parte, deve dare quattro nokhod e mezzo[1].
Diciotto nokhod corrispondono a un mithqal shariatico o a quattro grammi e mezzo[2].
Si ricorda che in merito all’espiazione dell’atto in questione, tra i sapienti vi è discordanza, e per approfondire l’argomento si può confrontare il testo citato nelle note.
La risposta dell’ayatollah Mahdi Hadavi Tehrani è la seguente:
Avere rapporti sessuali vaginali durante il mestruo è vietato. Questo atto non può essere espiato se non con il pentimento. Per precauzione meritoria, tuttavia, se ciò accade all’inizio della mestruazione, bisogna donare un dinar ai poveri, se avviene nel periodo di mezzo, mezzo dinar e se accade alla fine del mestruo, un quarto di dinar. Un dinar corrisponde a quattro grammi e mezzo di oro.
[1] Tawdhih al-Masa'il (al-muhashsha – lil-imam Khomeini); vol. 1, pag. 261, questione 452.
[2] Ibidem.