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Il permesso di fare taqlid, è una delle questioni nelle quali il muqallid[1] deve arrivare da solo a una soluzione, e quindi la fatwa del mujtahid non è sufficiente; per questo motivo la questione esposta è molto importante.
Solitamente, il mukallif[2] segue un mujtahid per due motivi:
1. Il metodo di una vita razionale consiste nel consultare un esperto nel caso sia necessaria un‘informazione professionale, quando l’individuo, personalmente, non possieda abbastanza informazioni in quel campo; per esempio il consulto di un medico per curare una malattia. Secondo questo metodo razionale, il mukallif, in modo naturale e spontaneo, si sottopone all’esperienza dei mujtahid per quanto riguarda le regole religiose.
2. Ogni musulmano è al corrente che nell’Islam esistono delle azioni obbligatorie e proibite. Questa informazione superficiale è sufficiente per renderlo responsabile di tali azioni. Egli per adempire al proprio dovere nei loro confronti, deve scegliere uno dei tre metodi seguenti:
a. Lui stesso deve apprendere le azioni obbligatorie e proibite e poi praticarle.
b. Se non le conosce alla perfezione, deve agire in modo tale da essere sicuro di aver adempito il proprio dovere, ovvero comportarsi con precauzione in ogni questione per la quale considera la possibilità che sia obbligatoria o proibita.
c. Deve fidarsi dell’opinione di un esperto e obbedire a ogni cosa che questi riterrà obbligatoria o proibita.
In ognuno di questi tre casi egli sa che adempie al proprio dovere. Però il primo metodo richiede molto tempo e fino a quel momento deve basarsi sugli altri due metodi. Il secondo metodo invece, oltre al fatto che l’individuo deve conoscere a sufficienza le questioni obbligatorie e proibite e il metodo precauzionale di ognuna di esse, è molto difficile e a volte impossibile. Quindi rimane solo il terzo metodo.
Il secondo motivo dimostra la necessità di seguire un esperto religioso solo nelle questioni nelle quali vi è la possibilità che siano obbligatorie o proibite, oltre a quelle che molto probabilmente sono meritorie e vuole compiere. Al contrario il primo motivo dimostra il permesso di fare taqlid in tutte le questioni. Nelle questioni secondarie del taqlid, come il permesso di seguire un mujtahid che è defunto, il mukallif che non è mujtahid non può arrivare da solo a una conclusione e deve utilizzare il metodo precauzionale o il taqlid.
Sono presenti anche altre argomentazioni che dimostrano il permesso o la necessità di seguire un esperto, ma rientrano nel campo specifico di un mujtahid, che soltanto lui può valutare.