Ricerca Avanzata
Visite
9800
Data aggiornamento: 2012/05/20
Domanda concisa
Quali sono la norma e l’effetto per chi maledice e incolpa di miscredenza ingiustamente?
Domanda
Salam alaykum, che effetto ha, maledire e incolpare qualcun altro ingiustamente, sulla persona che compie ciò? E qual è la norma al riguardo?
Risposta concisa

Nei nostri insegnamenti religiosi, oltre al divieto di maledire e incolpare ingiustamente di miscredenza gli altri, e al fatto che la religione islamica non ha concesso tale permesso a nessuno, esistono hadìth delle nostre Guide religiose in cui affermano che se una persona maledice qualcuno che non merita tale maledizione, questa ritorna a colui che ha maledetto.

Risposta dettagliata

Analizzeremo l’argomento in questione suddividendolo in alcuni punti.

  1. Il maledire, incolpare di miscredenza e l’insultare altri, quando l’interessato non merita di essere maledetto o incolpato di miscredenza, ecc., naturalmente dal punto di vista della sacra sharia islamica e degli insegnamenti religiosi, sono azioni vietate per le quali è stato stabilito un castigo nell’Aldilà. Questa questione non è accettata né dal punto di vista della sacra sharia islamica, le cui regole sono basate sulla saggezza e i benefici, né tantomeno nessuna legge umana e laica permette tali comportamenti e vieta a chiunque di oltraggiare la personalità dei cittadini punendo con la legge eventuali infrazioni.
  2. La dottrina islamica ci insegna che le persone di fede, non solo non pronunciano parole immorali e che calpestano i diritti altrui, ma addirittura si astengono dal fare discorsi che pur non essendo peccaminosi e non avendo aspetti negativi, sono tuttavia considerati futili. Il sacro Corano al riguardo dice: «Invero prospereranno i credenti, … che evitano il vaniloquio»[1]. Questo versetto annuncia che in realtà i credenti sono tali quando non solo si astengono da pensieri futili, discorsi infondati e azioni inutili, bensì come dice il Corano, li evitano, a maggior ragione quindi il maledire e l’incolpare di miscredenza ingiustamente un’altra persona.
  3. Nei nostri insegnamenti religiosi, tali azioni sono state vietate, ed inoltre esistono hadìth delle nostre Guide religiose in cui affermano che se qualcuno maledice un'altra persona che non è degna di tale maledizione, questa maledizione tornerà a chi l’ha inviata:

«وَ عَنِ ابْنِ عَبَّاسٍ قَالَ لَعَنَ رَجُلٌ الرِّيحَ عِنْدَ رَسُولِ اللَّهِ (ص) فَقَالَ لَا تَلْعَنِ الرِّيحَ فَإِنَّهَا مَأْمُورَةٌ وَ إِنَّهُ مَنْ لَعَنَ شَيْئاً لَيْسَ لَهُ بِأَهْلٍ رَجَعَتِ اللَّعْنَةُ عَلَيْهِ»

«Un uomo maledisse il vento in presenza dell’Inviato di Dio (S). L’Inviato di Dio disse di non maledire il vento, poiché esso riceve ordini da Dio e chiunque maledica una cosa che non merita di essere maledetta, quella maledizione tornerà a chi l’ha inviata»[2].

In questo hadìth, come è evidente, è stato maledetto il vento, e non una persona, il cui rispetto equivale a quello della Ka'bah. Questo spiega che una persona deve prestare attenzione alle proprie azioni e parole, e non deve compiere un’azione senza un motivo shariatico, né giudicare gli altri.

  1. È necessario rammentare che non solo è concesso maledire coloro che hanno importunato i Devoti di Dio, ma financo meritorio. Tuttavia ciò che è stato spiegato in questa sede, considerando la domanda avanzata, riguarda coloro che maledicono e incolpano altri di miscredenza ingiustamente, rovinando la loro personalità reale e giuridica, e non quelli che hanno importunato i Profeti e i Devoti di Dio, poiché questi sono stati maledetti da Dio e da coloro che maledicono: «E coloro che dissimulano i segni e le direttive che Noi abbiamo rivelato, dopo che nel Libro chiaramente li esponemmo agli uomini, ebbene, ecco coloro che Allah ha maledetto e che tutti maledicono»[3].

 


[1] Sacro Corano, 23:1-3; Naser Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemuneh, vol. 14, p. 195, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, 1993: «In verità il termine laghw (vano), come hanno detto alcuni grandi esegeti, si riferisce a ogni detto o azione priva di un’utilità degna d’attenzione».

[2] Kulayni, al-Kafi, vol. 8, p. 69, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, 1989.

[3] Sacro Corano, 2:159.

 

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63450 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39758 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38540 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34622 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30694 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27117 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23980 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23420 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20767 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20465 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...