Ricerca Avanzata
Visite
6996
Data aggiornamento: 2012/05/17
Domanda concisa
Perché la preghiera è la chiave del Paradiso?
Domanda
Perché la preghiera è la chiave del Paradiso?
Risposta concisa

Gli obiettivi della creazione umana sono servire e conoscere Iddio l'Altissimo, ed è attraverso l'adorazione di Dio che l'essere umano raggiunge la perfezione e una stazione prossima a Dio. La preghiera è il miglior modo per manifestare la propria servitudine nei confronti del Creatore Sublime. Obbligarsi alle cinque preghiere quotidiane è fonte di eccellenza e potere spirituale, e allontana l'essere umano dal commettere peccati e dal comportarsi inadeguatamente, aumentando il taqwa (timore reverenziale) dello spirito umano. In questo modo si può comprendere perché la preghiera è la chiave della porta del Paradiso.

Non dobbiamo dimenticare che la preghiera è uno degli atti d'adorazione per il quale è stata considerata una ricompensa come la chiave del Paradiso, infatti negli hadìth anche l'amore per i puri Imam (A), la recitazione della frase la ilaha illa Allah (non c'è dio all'infuori di Allah), la pazienza, ecc., sono descritti come chiavi del Paradiso. Inoltre da queste tradizioni si deduce che la preghiera è legata in modo speciale all'unicità di Dio e all'amore per la Famiglia del Profeta (A).

Risposta dettagliata

In alcune fonti islamiche è stato riportato che il Profeta (S) disse: “La preghiera è la chiave del Paradiso”[1].

Considerando il nobile versetto «ed esegui l'orazione, in verità l'orazione preserva dalla turpitudine e dal peccato»[2] e altresì alcuni hadìth riguardanti la preghiera, si può dedurre perché la preghiera è la chiave del Paradiso. Per esempio il Profeta (S) disse: «La preghiera è il pilastro della religione, chi non la esegue, distrugge la propria religione»[3].

Inoltre disse: «Al momento di ogni preghiera immancabilmente un angelo richiama gli uomini ad alzarsi e a spegnere con la preghiera i fuochi che hanno acceso dietro di sé»[4].

Spiegazione: gli obiettivi della creazione umana sono la servitudine e la conoscenza di Iddio l'Altissimo[5]. Attraverso l'adorazione di Dio l'essere umano raggiunge la perfezione e si avvicina a Dio. La preghiera è il miglior modo per manifestare la propria servitudine nei confronti del Creatore. Inoltre l'adorazione, la preghiera e la supplica sono intrinseche nell'indole di ogni umano ed egli adempiendo gli atti obbligatori come la preghiera, tiene viva e coltiva questa realtà in se stesso e si pone sulla via delle azioni probe e dell'astinenza dalle turpitudini. Attenersi alle cinque preghiere quotidiane è fonte di eccellenza e forza spirituale, ciò allontana l'essere umano dal commettere peccati e comportarsi inadeguatamente; inoltre rafforza il taqwa dello spirito umano. In questo modo si può capire perché la preghiera è la chiave del Paradiso.

Non bisogna dimenticare che la preghiera è uno degli atti d'adorazione per cui è stata decretata la chiave del Paradiso come ricompensa; infatti negli hadìth anche l'amore per i puri Imam (A)[6], la recitazione della frase la ilaha illa Allah (non c'è divinità all'infuori di Allah)[7], la pazienza[8], ecc., sono considerate chiavi del Paradiso. Quindi l'essere la chiave del Paradiso non è una peculiarità della preghiera, però dato che essa è uno degli atti obbligatori a cui l'essere umano si dedica maggiormente rispetto agli altri atti adorativi, e da un altro punto di vista è una delle adorazioni non limitate a un tempo particolare, il suo adempimento in qualità di atto obbligatorio più importante, con le sue condizioni, ha come ricompensa il Paradiso. Inoltre da questi hadìth si deduce che la preghiera è legata in modo speciale alla fede nell'unicità di Dio, e altresì all'amore per la Famiglia del Profeta (A).

 

 


[1] Muhammad ibn Zayn al-Din Ibn Abi Jumhur, 'Awali al-Li'ali al-'Aziziyyat fi al-Ahadith al-Diniyyah, vol. 1, pag. 322, Dar Sayyid al-Shuhada' lil-nashr, Qom, prima stampa, 1405 AH; Muhammad Rey Shahri e collaboratori, Hikam al-Nabi al-A'zam (S), vol. 5, pag. 285, Dar al-Hadith, Qom, prima stampa, 1429 AH; Wahabat ibn Mustafa Zuhayli, Al-Tafsir al-Munir fi al-'Aqidat wa al-Shari'at wa al-Munhaj, vol. 6, pag. 102, Dar al-Fikr al-Ma'asir, Beirut, Damasco, seconda rist., 1418 AH; Jalal al-Din Suyuti, Al-Durr al-Manthur fi Tafsir al-Ma'thur, vol. 1, pag. 296, Nashr-e Ketabkhane-ye ayatollah Mar'ashi-e Najafi, Qom, 1404 AH:

«مِفْتَاحُ‏ الْجَنَّةِ الصَّلَاة».

[2] Sacro Corano, 29:45:

«وَ أَقِمِ الصَّلاةَ إِنَّ الصَّلاةَ تَنْهى‏ عَنِ الْفَحْشاءِ وَ الْمُنْكَر».

[3] 'Abdul-Hamid ibn Hibatullah ibn Abi al-Hadid, Sharh Nahj al-Balaghah, ricercatore e revisore: Muhammad Abulfadhl Ibrahim, vol. 10, p. 206, Nashr Maktabat ayatullah al-Mar'ashi al-Najafi, Qom, prima stampa, 1404 AH; Muhammad ibn Zayn al-Din Ibn Abi Jumhur, 'Awali al-Li'ali al-'Aziziyyat fi al-Ahadith al-Diniyyah, vol. 1, pag. 322, Dar Sayyid al-Shuhada' lil-Nashr, Qom, prima stampa, 1405 AH:

«الصَّلَاةُ عَمُودُ الدِّينِ‏ فَمَنْ‏ تَرَكَهَا فَقَدْ هَدَمَ الدِّين».

[4] Shaykh Saduq, Thawab al-A'mal wa Iqab al-A'mal, p. 35, Nashr Dar al-Radhi, prima stampa, 1406 AH:

«مَا مِنْ صَلَاةٍ يَحْضُرُ وَقْتُهَا إِلَّا نَادَى مَلَكٌ بَيْنَ يَدَيِ النَّاسِ أَيُّهَا النَّاسُ قُومُوا إِلَى نِيرَانِكُمُ الَّتِي أَوْقَدْتُمُوهَا عَلَى ظُهُورِكُمْ فَأَطْفِئُوهَا بِصَلَاتِكُم».

[5] Sacro Corano, 51:56: «E' solo perchè Mi adorassero che ho creato i jinn e gli uomini [affinché in questo modo si perfezionino e si avvicinino a me].»

[6] 'Imad al-Din Abi Ja'far Muhammad ibn Abi al-Qasim Tabari Amoli, Bisharat al-Mustafa li-Shi'at al-Murtadha, vol. 2, p. 68, Al-Maktabat al-Haydariyyah, Najaf, seconda rist., 2004; Mohammad Baqer Majlesi, Bihar al-Anwar, vol. 11, p. 114, Dar Ihya' al-Turath al-'Arabi, Beirut, seconda rist., 1403 AH.

[7] Bihar al-Anwar, vol. 48, p. 105.

[8] Ivi, vol. 75, p. 9.

 

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63221 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39642 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38305 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34481 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30634 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27081 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23882 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23323 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20608 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20369 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...