Please Wait
6636
- compartecipazione
Ringraziare per i doni concessi da Dio è un argomento che occupa un posto speciale nelle nostre fonti di hadìth[1]. La persona credente e monoteista a causa della conoscenza corretta che ha riguardo a Dio, il proprio Creatore, ringrazia per qualunque cosa riceva da parte Sua. Il motivo è che siffatta persona compie sempre il proprio dovere divino e sempre si sottomette di fronte a qualsivoglia evento (favorevole o avverso), che considera parte del cammino verso il perfezionamento e del suo avvicinarsi a Dio.
L’imam Husayn (A) il pomeriggio del nono giorno di Muharram (il giorno prima di Ashurà), tra i propri compagni, lodò e glorificò Iddio sia in stato favorevole che avverso:
"احمده على السرّاء والضرّاء"
«Lodo e glorifico Iddio sia che mi trovi in un uno stato favorevole e positivo, che in un stato avverso e negativo»[2]. I compagni di quel Nobile (A) lodavano e glorificavano Iddio per aver concesso loro l’onore di aiutare l’Imam (A) e di diventare martiri insieme a lui:
"الحمد للّه الذی أکرمنا بنصرک وشرّفنا بالقتل معک"
«Lode e Gloria a Iddio che ci ha concesso la grazia di aiutarti e di raggiungere il martirio insieme a te»[3].
La sanguinosa insurrezione di Karbalà, sebbene da un lato sia stata una dolorosa tragedia, però da un altro è stata un grande dono per l’Islam e i musulmani, poiché grazie al sangue del Signore dei Martiri (A) e dei suoi compagni, l’Islam è stato salvato dalla deviazione. L’Islam stava per essere deviato dai Bani Umayyah, dai discendenti di Abu Sufyan e in particolare da Yazid; quest’ultimo e i suoi seguaci imponevano tutto ciò che volevano alla gente e alla società in nome della religione. Il martirio dell’imam Husayn (A) ha prevenuto questa grande deviazione ed è perciò motivo di gratitudine.
In conclusione, secondo noi, la disgrazia è un dono che viene concesso all’essere umano da parte di Dio e l’insurrezione di Karbalà, da questo punto di vista, è una grande grazia divina per i musulmani e in particolar modo per gli sciiti; inoltre è il miglior esempio di vita, difesa del bene e lotta contro il male. Considerato ciò, questo dono è motivo per ringraziare Iddio.
[1] Cfr.: Kulayni, al-Kafi, vol. 2, p. 94, Bab al-Shukr, Dar al-Kutub al-Islamiyyah, Teheran, 1986.
[2] 'Abdul-Razzaq Muqarram, Maqtal al-Husayn (A), p. 212, Mu'assisat al-Khursan lil-Matbu'at, Beirut, 1426.
[3] Ivi, p. 215.