Ricerca Avanzata
Visite
5925
Data aggiornamento: 2012/06/19
Domanda concisa
Considerando che nelle du\'a coraniche, conforme alla presenza di versetti come “… preoccupatevi di voi stessi!” è l’individuo stesso che ha la priorità sugli altri, e d’altro canto sappiamo che la nobile Zahra (A) dava la precedenza agli altri nelle proprie suppliche, come spiegate questo dilemma?
Domanda
Considerando che nelle du\'a coraniche, conforme alla presenza di versetti come “… preoccupatevi di voi stessi!”, la precedenza l’ha l’individuo stesso, poi i familiari e infine i credenti, e d’altro canto l’esistenza di hadìth come quello della nobile Zahra (A) che prima pregava per gli altri e poi per se stessa, come si può spiegare quest\'apparente contraddizione? Noi come dobbiamo comportarci?
Risposta concisa

In merito alla purificazione e alla rettificazione dell'anima, una persona deve dare la precedenza a se stessa rispetto agli altri; questo è un chiaro ordine del Corano e degli hadìth, poiché senza la purificazione dell'anima, anche la guida degli altri risulterà più difficile. In merito alle du'a e le richieste a Dio, invece, è molto meglio che una persona dia la priorità agli altri; nei nostri hadìth ciò è stato fortemente raccomandato poiché questo non solo non ritarda l'esaudimento dei desideri di una persona, bensì affretta il loro esaudimento, aumentandone addirittura la misura.

Risposta dettagliata

Sembra che nella domanda sia stato commesso un errore e creata confusione tra la questione della purificazione dell'anima e dell'astinenza dal peccato, e la questione della du'a e della richiesta a Dio. Infatti nella prima questione, ovvero la rettificazione dell'anima e l'astinenza dal peccato, ciò che si deduce dai versetti del Corano e dagli hadìth è che una persona deve anteporre se stessa agli altri. Il sacro Corano incitando ad allontanarsi dal fuoco dell'Inferno e a purificare l'anima dalle negatività etiche, dice ai credenti: "O voi che credete, preoccupatevi di voi stessi! Se siete ben diretti, non potrà nulla contro di voi colui che si è allontanato"[1]. Oppure in un altro versetto del Corano è stato detto: "O credenti, preservate voi stessi e le vostre famiglie, da un fuoco il cui combustibile saranno uomini e pietre ..."[2]. (cioè non incorrete in tale fuoco con il peccato).

Come potete constatare in questo caso la questione non è la du'a, la benedizione, ecc., bensì si tratta di rettificare l'anima e allontanarsi dalle caratteristiche etiche negative, dove l'essere umano deve anteporre se stesso e i propri famigliari agli altri. Naturalmente questo non significa abbandonare l'ordinare il bene e vietare il male, poiché il compimento stesso degli atti obbligatori (come l'ordinare il bene e vietare il male), è una delle vie per rettificare l'anima e non bisogna abbandonarle con la scusa dell'auto-edificazione.

Per quanto riguarda la questione della du'a e della richiesta di esaudire le proprie necessità, da ciò che si deduce dai nostri hadìth, e che è stato citato molte volte, la situazione è inversa; poiché secondo le raccomandazioni degli Infallibili (A) al riguardo, è meglio anteporre gli altri a se stessi, come si evince dalla vicenda riportata nel testo della domanda in cui l'imam Hasan Mujtaba (A) descrive il comportamento della sua nobile Madre (A): la nobile Zahra (A) rispondendo alla domanda dell'imam Hasan (A) in merito alla du'a disse:

"الجار ثم الدار"

"Prima il vicino (gli altri), poi noi"[3].

Altrove è stato narrato che l'imam Sajjad (A) disse: "Certamente gli angeli, ogniqualvolta sentono un credente che prega per un fratello di fede assente o pensa a lui positivamente, gli dicono: «Che buon fratello sei, preghi per tuo fratello credente, anche se non è vicino a te e pensi bene di lui; in verità Iddio ti donerà due volte ciò che hai richiesto per tuo fratello …»"[4].

Esistono molti hadìth simili a questo, per esempio nel libro Wasa'il al-Shi'ah c'è un capitolo intitolato "Bab istihbab ikhtyar al-insan al-du'a' lil-mu'min 'ala al-du'a' li-nafsih" (È meritorio preferire la du'a per gli altri prima della du'a per se stessi); in esso sono stati riportati molti hadìth in merito al preferire la du'a per gli altri prima della du'a per se stessi.

Per approfondire consultate la domanda "Una du'a per il coniuge e i familiari deviati".

 

[1] Sacro Corano, 5:105.

[2] Sacro Corano, 66:6.

[3] Shaykh Hurr 'Amili, Wasa'il al-Shi'ah, vol. 7, pag. 112, Bab istihbab ikhtyar al-insan al-du'a' lil-mu'min 'ala al-du'a' li-nafsih, Mu'assisat Al al-Bayt, Qom.

[4] Ivi, pag. 111.

 

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63450 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39758 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38540 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34622 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30694 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27117 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23980 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23420 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20767 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20465 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...