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Il mutamento di aspetto e di età è un fenomeno riguardante questo mondo, mentre l’Aldilà e in particolar modo il Paradiso, non possono essere immaginati come luoghi dove gli esseri umani presentano caratteristiche diverse gli uni dagli altri, ad esempio un gruppo di bambini, uno di adulti, un altro di anziani, ecc. Anche se affermassimo che l’Aldilà è materiale, in ogni caso il concetto di “età” per la gente del Paradiso non corrisponderebbe all’immagine che possediamo adesso. Ciò che si deduce dagli hadìth è che i credenti entreranno in Paradiso giovani e belli:
"يدخلون الجنة شبابا منورين"
“La gente del Paradiso entrerà in Paradiso sotto forma di giovani belli e luminosi”[1]. In altre parole essi avranno perennemente il miglior aspetto e il trascorrere del tempo non altererà mai questa giovinezza.
Il sacro Corano, quando cita le mogli pure del Paradiso, che guardano solo i propri consorti, le descrive tutte giovani e coetanee dei loro mariti, dicendo:
"وَ عِنْدَهُمْ قاصِراتُ الطَّرْفِ أَتْرابٌ"
“E staranno loro vicine quelle dallo sguardo casto, coetanee”[2].
La parola araba “atrab”, che significa “coetanee”, sarà una caratteristica delle donne del Paradiso rispetto ai loro mariti, poiché l’essere coetanei aumenta l’attrazione tra due sposi; oppure sarà una caratteristica comune a tutte quelle donne, cioè tutte avranno la stessa età e saranno giovani[3]. In altre parole non vi saranno differenze per giovinezza e anzianità e quindi non vi saranno né bambine né anziane[4].
Questa domanda non ha una risposta dettagliata.
[1] Ibn Shahr Ashub, Manaqib Al Abi Talib, vol. 1, pag. 148, Mu'assese-ye entesharat-e Allameh, Qom, 2000.
[2] Sacro Corano, 38:52.
[3] Naser Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemuneh, vol. 19, pag. 317, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, prima stampa, 1995; Jalal al-din Suyuti, Al-Dur al-Manthur fi Tafsir al-Ma'thur, vol. 5, pag. 318, Ketabkhane-ye ayatollah-e Mar'ashi Najafi, Qom, 1404, AH.
[4] Ahmad ibn Muhammad Ibn 'Ujaybah, Al-Bahr al-Madid fi Tafsir al-Qur'an al-Majid, ricercatore: Ahmad Abdullah Qurashi Rasulan, vol. 5, pag. 36, editore: Hasan Abbas Zaki, Cairo, 1419 AH; Mollah Mohsen Feydh-e Kashani, Tafsir al-Safi, ricercatore: Hoseyn A'lami, vol. 4, pag. 306, Entesharat-e Al-sadr, seconda ristampa, Teheran, 1415 AH.