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Il termine makr (stratagemma) nella lingua araba significa pianificazione (tadbir) e il trovare una soluzione alle questioni buone o cattive, e per questo motivo anche nel Corano è stato utilizzato insieme all’attributo al-Sayy' (malvagio).
L’espediente divino - Molti versetti che attribuiscono il termine makr a Dio, si riferiscono alla pianificazione assoluta di Dio, poiché Lui è il detentore della pianificazione e nessun piano è estraneo al cerchio della sua pianificazione. Quindi Dio, il Sublime, è superiore a ogni stratega: “Allah è il migliore degli strateghi”, inoltre dice: “Anche prima di loro altri avevano fatto dei progetti ma tutti i progetti appartengono a Dio. Lui conosce le azioni di ognuno e i miscredenti sapranno presto a chi appartiene il lieto fine nell’Aldilà!”. Questo versetto chiarisce che la pianificazione assoluta appartiene a Dio e la pianificazione altrui, rispetto a quella di Dio, non ha alcuna influenza.
Il termine arabo makr, significa pianificazione (tadbir), a prescindere dal fatto che sia un piano benefico o meno, oppure che venga applicato in una questione buona o no.[1] Alcuni hanno interpretato makr col significato di ingannare e nel caso sia attribuito a Dio significa premio e punizione dell’inganno.[2]
“Lo stratagemma divino”: analizzando i versetti nei quali viene utilizzato il termine makr[3] ci rendiamo conto che il suo significato è pianificazione e il trovare una soluzione che può essere buona o cattiva, per esempio nel nobile versetto “ed essi tramavano intrighi (yamkuruna) e Allah tesseva strategie; Allah è il migliore degli strateghi”.[4] Il significato di yamkuruna (dalla stessa radice di makr) è l’inganno e lo stratagemma dei miscredenti che volevano uccidere o imprigionare il nobile Inviato (S), mentre il significato di “yamkuru Allahu” (dalla stessa radice di makr) è lo stratagemma di Dio che ordinò al nobile Profeta (S) di emigrare. Dal fatto che la parola makr sia stata utilizzata con l’attributo al-Sayy' (malvagio)[5]si deduce che a volte il “makr” (stratagemma) è cattivo e a volte buono. Quindi i numerosi versetti che attribuiscono il makr a Dio, si riferiscono al fatto che a Dio appartiene lo stratagemma assoluto e nessuna strategia è esterna al cerchio del suo stratagemma. Per questo motivo Iddio, il Sublime, è superiore a ogni stratega[6] e il nobile versetto della XIII sura del Corano[7] espone in modo palese che lo stratagemma assoluto appartiene a Dio e le pianificazioni altrui, di fronte a quella di Dio, sono nulle e non hanno esito alcuno.[8]
[1] Qurashi seyyed Alì Akbar, Qamus-e Qor'an, vol. 6, pag. 265.
[2] Al-Munjid, traduzione Mohammad Bandar Riki, vol. 2, pag. 1820.
[3] Sacro Corano, 7:99 e 123; 35:10 e 43; 13:33 e 42; 34:33; 10:21; 3:54; 16:26 e 45; 27:50 e 51; 71:22; 14:46; 12:13; 40:45.
[4] Sacro Corano, 8:30.
[5] Sacro Corano, 35:43.
[6] Sacro Corano, 3:54.
[7] Sacro Corano, 13:42.
[8] Tabatabai seyyed Mohammad Hosseyn, Al-Mizan, traduzione Musawi Hamedani, vol. 12, p. 355, casa editrice Entesharate Eslami (edizione da 20 volumi).