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Data aggiornamento: 2012/05/17
Domanda concisa
Chi era Zurarah e che posizione occupava presso gli Imam (A)?
Domanda
Quanto era stimato Zurarah dagli Imam (A)? Si possono accettare tutti i suoi hadìth?
Risposta concisa

Zurarah fu uno dei compagni degli Imam (A) che godette di notevole stima da parte loro. Egli è considerato uno dei compagni dell’ijma', ossia tra i compagni degli Imam (a) vi è unanimità  nel giudicarlo attendibile e sincero. Sebbene siano stati tramandati degli hadìth che lo biasimano, considerando però tutti gli hadìth e la conclusione finale, si può stabilire correttamente che egli fu uno dei più grandi compagni degli Imam (A).

Risposta dettagliata

Zurarah ibn A'yun Shaybani fu uno dei più grandi compagni dell’imam al-Baqir (A) e dell’imam as-Sadiq (A) che trasmise hadìth di questi due Imam[1].

L’origine familiare di Zurarah è legata all’Impero romano. Suo padre era un cittadino dell’Impero romano e viveva da schiavo presso la tribù dei Bani Shayban; fu poi liberato da loro per avere imparato il Corano[2].

Secondo le parole di Shaykh Tusi, la famiglia A'yun era una delle note famiglie sciite che ha lasciato molti hadith, libri e princìpi[3].

Najashi, in merito alle caratteristiche di Zurarah, scrisse: «Era il più importante tra i compagni degli Imam (A) della sua epoca. Egli era un grande recitatore di Corano, giurisperita, teologo, poeta e letterato che racchiudeva in sé tutti gli attributi positivi. Zurarah era veritiero in ciò che diceva e in ciò che tramandava»[4].

Egli è considerato uno dei compagni dell’ijma': i compagni degli Imam (A) concordavano che egli era attendibile e veridico[5].

Kashshi, nel proprio libro, narra un hadìth di Ibn Quluwayh, che egli tramanda per mezzo della sua catena di trasmettitori da parte dell’imam al-Kadhim (A): «”Il Giorno della Resurrezione una voce chiederà dove sono i compagni di Muhammad ibn 'Abdullah (S) che hanno tenuto fede al loro patto e non lo hanno violato. Quindi si alzeranno Salman, Miqdad e Abudhar”. In seguito l’imam al-Kadhim (A) nominò i compagni fino a quelli dell’imam al-Baqir e as-Sadiq (A) e disse: “Una voce chiederà dove sono i compagni dell’imam al-Baqir (A) e dell’imam as-Sadiq (A) che non hanno violato il loro patto. A quel punto un gruppo si alzerà e Zurarah sarà uno di loro”»[6].

Tuttavia in alcuni hadith concernenti Zurarah, sono state narrate vicende in cui l’Imam (A) lo biasima ed esprime sdegno nei suoi confronti.

Abu Basir chiese informazioni all’imam as-Sadiq (A) in merito al versetto:

«الذين آمنوا و لم يلبسوا إيمانهم بظلم‏»

 «Coloro che hanno creduto e non ammantano di iniquità la loro fede»[7], e quel Nobile rispose: «O Abu Basir, io e te dobbiamo rifugiarci in Dio da questa iniquità, i referenti di questo versetto sono Zurarah, Abu Hanifah e i loro compagni»[8].

Tale opinione dell’imam as-Sadiq (A) in merito a Zurarah, fu in seguito confutata pesantemente dallo stesso Imam, il quale spiegò che gli hadìth riportanti il suo biasimo nei confronti di Zurarah, erano volti a proteggere la vita di quest’ultimo.

'Abdullah ibn Zurarah narra che l’imam as-Sadiq (A) gli disse: «Porgi i miei saluti a tuo padre (Zurarah) e digli che sicuramente le critiche che gli ho mosso, in realtà, erano per difenderlo, poiché i nostri nemici attaccano chiunque sia lodato da noi, lo importunano e, a volte, addirittura lo uccidono. Io l’ho biasimato affinché la gente e i nemici dell’Ahl al-Bayt (A) non lo importunassero, per via del legame che aveva con noi. Giuro su Dio che Zurarah è uno dei miei migliori compagni ed era uno dei migliori compagni di mio padre»[9].

Tenendo in considerazione tali hadith, che sono stati esposti per risolvere la contraddizione tra gli hadith favorevoli e quelli contrari a Zurarah, tutti i sapienti e i giurisperiti reputano Zurarah una grande personalità e uno dei migliori compagni degli Imam (A). L’allamah Hilli confrontando questi due tipi di hadìth disse: «Considerando gli hadìth di biasimo che Kashshi ha narrato (e confrontandoli con quelli di lode) io accetto gli hadìth tramandati da questa persona»[10].

Anche l’allamah Mohsen Amin, nel proprio libro, elenca un numeroso gruppo di sapienti che, tenendo presente entrambi i tipi di hadìth, hanno considerato Zurarah una grande personalità e l’hanno lodato[11].

Infine evidenziamo che sebbene Zurarah sia stato uno dei grandi e attendibili compagni degli Imam (A), l’accettazione di un hadìth dipende anche da molti altri fattori. Per esempio, affinché un hadìth sia accettato, oltre alle questioni riguardanti il testo e il suo rilascio, pure tutte le persone presenti nella catena di trasmissione devono essere attendibili: la presenza di una persona attendibile, non determina la correttezza di quell’hadìth, poiché un individuo bugiardo potrebbe attribuire il proprio hadìth a una personalità simile a Zurarah e, senza dubbio, non si potrebbe accettare tale hadìth e altri simili considerando solamente l’attendibilità di Zurarah che è solo uno dei trasmettitori della catena.

 


[1] Muhammad ibn Hasan Tusi, Rijal Tusi, p. 337, Entesharat Haydariyyah, Najaf, 2002.

[2] Mohsen Amin 'Ameli, A'yan al-Shi'ah, vol. 7, p. 46, Dar al-Ta'aruf, Beirut, 1406 AH.

[3] Muhammad ibn Hasan Tusi, Fehrest-e Tusi, p. 209, Al-Maktabat al-Murtadhawiyyah, Najaf, s.d.

[4] Ahmad ibn Alì Najashi, Rijal Najashi, p. 175, Entesharat-e Eslami, Qom, 1407 AH.

[5] Muhammad ibn 'Umar Kashshi, Rijal Kashshi, p. 238, Daneshgah-e Mashhad, 1969.

[6] Ivi, p. 9, sintesi e deduzione libera dell’hadìth.

[7] Sacro Corano, 6:82.

[8] Muhammad ibn 'Umar Kashshi, Rijal Kashshi, p. 146, Daneshgah-e Mashhad, 1969.

[9] Ivi, p. 138.

[10] Hasan ibn Mutahhar Hilli, Al-Khulasah, p. 76, Dar al-Zhakha'ir, Qom, 1411 AH.

[11] Mohsen Amin 'Ameli, A'yan al-Shi'ah, vol. 7, p. 51, Dar al-Ta'aruf, Beirut, 1406 AH.

 

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